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DESERTA SPERANZA 26/02/16
da: Poesia
Attendo l'inesorabile fine
in un domani non ancora sorto,
quale stupenda utopia d'un torto
commesso a questa mente: mio confine.
Futile dunque รจ fra le rovine
l'attesa, ma nel mio mare la porto,
dove quiete rende dolce 'l morto,
perchรฉ io sono nel pensiero: fine.
Quale fine รจ, se non il nulla certo,
quella di tale morte rara e dura?
Tanto non rende paura quanto 'l niente,
che piccolo e infinito le mura
protegge, vano, di questo presente,
che solo vaga in un mondo aspro ed erto.
Renato Greco
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